Il governo deve fare tutto il possibile per garantire la presenza di filiali bancarie nei comuni più periferici del nostro Paese».

Il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori prende posizione in merito alla inarrestabile chiusura di sedi bancarie nelle realtà meno sviluppate d’Italia, da cui derivano minori servizi per un’ampia fetta della popolazione, tra cui, in particolare, quella anziana. A tal proposito, Mangialavori ha presentato un ordine del giorno, che sarà affrontato nell’ambito della discussione sul “Decreto Genova”, affinché vengano trovate le soluzioni per garantire l’operatività e la permanenza delle filiali bancarie più periferiche.


«Negli ultimi 7 anni – spiega il senatore azzurro –, sono state più di 6mila le chiusure di sedi in tutta Italia, per una riduzione del personale che supera le 26mila unità. Gli istituti di credito continuano a portare avanti politiche di taglio dei costi che, tuttavia, determinano l’assenza di sportelli bancari in tanti centri del Paese. Questa progressiva trasformazione del sistema sta provocando una desertificazione preoccupante, che rischia di estromettere le aree meno sviluppate, con particolare riferimento al Mezzogiorno e alla Calabria».
«Questa situazione – aggiunge ancora Mangialavori – si riflette in particolar modo sugli anziani delle comunità più isolate, in molti casi non avvezzi all’uso dei servizi online e impossibilitati a compiere spostamenti. Si tratta di disservizi che, oltre a creare disagi ai cittadini e alle imprese, potrebbero riverberare i loro effetti negativi anche sui sistemi turistici delle città in via di sviluppo».

«Il governo – conclude il parlamentare di Fi – ha dunque l’obbligo di introdurre una nuova normativa, anche di natura fiscale, che tuteli il mantenimento delle filiali bancarie nei comuni periferici e in zone svantaggiate, mettendo da parte tutte quelle politiche industriali che stanno creando disagi per i residenti e ulteriore impoverimento per i territori».

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