L’arte, il suo linguaggio e l’integrazione con il territorio come mezzo per renderla fruibile a chiunque: sono questi i principi cardine che hanno ispirato la PromoCatanzaro e quindi la Camera di Commercio di Catanzaro nella realizzazione di un vero e proprio museo a cielo aperto che coinvolgerà le opere di 7 artisti dislocate lungo corso Mazzini. Un’iniziativa nata con l’ausilio della Fondazione Rocco Guglielmo e il supporto del Comune di Catanzaro.
PromoCatanzaro, azienda speciale della Cciaa del capoluogo, ha così allestito la manifestazione che sarà presentata il prossimo 18 luglio alle ore 18:00 nella sede dell’Ente camerale. A seguire, il taglio del nastro e quindi l’inaugurazione della mostra.
«I quartieri, le strade, le piazze diventano, contesti densi di significato – ha spiegato Francesco Chirillo, presidente di PromoCatanzaro -. Il tutto in una interazione che genera profondità, intuizioni, emozioni. In una sola parola: nutrimento dell’anima. Secondo Wassily Kandinsky l’opera d’arte è composta da due elementi: quello interno e quello esterno. L’elemento interno, preso singolarmente, è l’emozione dell’anima dell’artista. Ma questa emozione è in grado di suscitare nell’animo di colui che guarda un’emozione corrispondente. E allora già possiamo percepire il senso di una operazione culturale che ha un riflesso evidente sul volto, presente e futuro, di una intera comunità. Catanzaro, da oggi, può acquisire una sua nuova identità ben precisa».
«Sviluppo del territorio e cultura sono indissolubilmente legati l’uno all’altra – ha aggiunto Daniele Rossi, presidente della Camera di Commercio del capoluogo -. Questa iniziativa, quindi, serve a confermare questo rapporto creando una connessione diretta tra l’arte e la capacità di un territorio di essere attrattivo e quindi di generare crescita e sviluppo. Sono grato a Rocco Guglielmo, presidente dell’omonima Fondazione, per l’impulso e il contributo concreto forniti all’iniziativa. Così come voglio ringraziare Francesco Chirillo per l’entusiasmo messo nella realizzazione di quello che mi auguro possa diventare un evento a cadenza fissa della città di Catanzaro e possa essere ripetuto anche in altre realtà della provincia».