L‘arresto di Pantaleone Mancuso è certamente una importante e positiva notizia per chi crede nella giustizia e per chi porta avanti con convinzione quegli imprescindibili valori di legalità ed onestà. La sua cattura va a stringere ulteriormente il cerchio intorno alla ‘ndrina Mancuso di Limbadi e diventa occasione di riscatto per l’intero territorio del Vibonese“. È quanto ha dichiarato Arturo Bova, presidente della Commissione speciale contro la ‘ndrangheta in Calabria, in relazione all’arresto di Pantaleone Mancuso che, sottoposto alla libertà vigilata in una casa lavoro a Chieti, si era reso irreperibile dall’ottobre scorso.
“Non deve sorprendere – ha sottolineato ancora Bova – che Mancuso sia stato rintracciato e arrestato all’interno di una sala bingo a Roma. Il gambling è uno dei settori su cui, ormai già da diversi anni, le mafie hanno deciso di investire per moltiplicare i guadagni e per riciclare denaro sporco. Le ludopatia e il gioco d’azzardo patologico sono conseguenze terribili in questo preoccupante contesto che va arginato in ogni modo possibile e per cui la Calabria ha messo in campo una legge considerata all’avanguardia in tutta Italia – ha aggiunto Bova -. Solo ieri in alcuni comuni del Catanzarese sono stati elevati verbali per 34 mila euro grazie a quanto previsto dalla legge anti ‘ndrangheta. Abbiamo dichiarato guerra alle ludopatie e al gambling che non rispetta le norme e continueremo a farlo portando avanti una sempre maggiore azione informativa verso i sindaci e i corpi di polizia municipale che, insieme a Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, hanno il dovere di verificare il rispetto di quanto previsto dalla legge regionale 9/2018“.