La presidente dei Giovani di Confindustria Catanzaro, Antonia Abramo, è stata ospite, sabato, della prima edizione del Festival del Management, la manifestazione organizzata a Milano dalla Società Italiana di Management (Sima).
Il festival che si è tenuto nel capoluogo meneghino il 3 e 4 febbraio scorsi è stato organizzato in partnership con l’Università Bocconi e Confindustria ed è stata l’occasione per mettere assieme molteplici attività di approfondimento sulla cultura del management e sulla sua diffusione sul territorio nazionale: workshop, tavole rotonde, seminari e laboratori e masterclass aperti a cui hanno preso parte decine tra manager, docenti universitari, giornalisti e politici che si sono confrontati in un grande evento diffuso sul territorio della città di Milano.
La presidente Abramo ha così portato il contributo suo e dei giovani industriali catanzaresi alla sessione dedicata ai “Talk visionari”, coordinata dai docenti dell’Università di Catanzaro Maria Colurcio, Michele Trimarchi e Angela Caridà, che ha visto la partecipazione dei calabresi Luca Abbruzzino (chef) e Francesco Catanese (Entopan): «Devo ammettere – ha detto parlando alla platea – che mi è ancora difficile dire se io sia più un’imprenditrice o più una manager. Ma la discussione di questi giorni è uno stimolo importante a dare particolare importanza alla divisione dei due ruoli che hanno compiti e necessitano di competenze ben diverse seppur complementari. E proprio sull’importanza di questa divisione, sull’esigenza di un sempre maggiore peso della figura del manager nell’impresa i Giovani di Confindustria si confrontano per diffondere sul territorio un modello di business governance che valorizzi la figura del manager e soprattutto la cultura d’impresa tra gli studenti. Lo facciamo in un contesto economico caratterizzato da micro e piccole imprese ben oltre la media nazionale, il che rende chiaro come sia difficile l’affermazione della figura del manager puro ma sia molto più diffusa quella dell’imprenditore-manager. Ma è innegabile che, per segnare l’evoluzione del sistema imprenditoriale, sia necessario un cambio di paradigma, un approccio differente perché gli strumenti di cui dispone un bravo manager sono risorse determinanti per l’upgrade dell’azienda».