Giuseppe Squillacioti si occupa di riabilitazione dal 1993. Conosce la disabilità in prima persona, e questo significa per i pazienti delle strutture ANMIC Riabilitazione un approccio totalmente diverso rispetto ad un privato imprenditore o un professionista sanitario: ANMIC Riabilitazione è stata una delle prime realtà nate avendo al centro l’utente e la sua famiglia, intorno ai quali sono stati sviluppati sempre maggiori servizi.
A Giuseppe Squillacioti abbiamo chiesto cosa propone la sua struttura.
Che cosa è e di cosa si occupa ANMIC Riabilitazione?
“ANMIC Riabilitazione è un’associazione che gestisce due Centri Medici Specialistici e Riabilitativi, a Crotone e San Giovanni In Fiore (Cosenza). Le strutture nascono inizialmente con l’unico intento di rispondere in modo specifico alle necessità di chi richiede un percorso riabilitativo/abilitativo, nell’età adulta o nell’età evolutiva, attraverso l’erogazione di prestazioni medico – sanitarie di prevenzione, cura e riabilitazione. Nel corso degli anni, le strutture si sono evolute accostando alla funzione del Centro di Riabilitazione quello della Struttura Specialistica. Infatti, oltre ad erogare prestazioni di Riabilitazione Estensiva e Fisioterapia nei vari setting, sia presso la struttura che presso il domicilio del paziente, oggi il ventaglio dell’offerta spazia tra varie specialità mediche, offrendo visite specialistiche con dotazioni all’avanguardia”.
Quali sono i vostri strumenti innovativi che vi rendono una realtà all’avanguardia?
“Lo strumento più innovativo è il know-how dei nostri 70 tecnici della riabilitazione: si formano continuamente, ognuno con le proprie specificità. Insieme alla formazione, abbiamo previsto un piano pluriennale ben definito, con cui abbiamo dotato le strutture di apparecchiature di ultima generazione in ambito riabilitativo.
· Lokomat, esoscheletro robotizzato che facilita la deambulazione nei pazienti con lesioni midollari incomplete;
· Smart step, sistema di feedback che consente la valutazione del passo;
· Nirvana, sistema medicale che sfrutta tecniche di realtà virtuale a supporto della riabilitazione motoria dei pazienti affetti da patologie neuromotorie;
· Reo Go, per la riabilitazione robotica dell’arto superiore;
· Kinetic Klinic, sistema medicale per la rieducazione del tronco e dell’arto superiore (sviluppato dall’ANMIC Riabilitazione, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica e gestionale dell’Università della Calabria);
· Pedana stabilometrica dinamica, per la riabilitazione isocinetica, valutazione e rieducazione dei disequilibri.
Tutti questi apparecchi sono il frutto della più avanzata ricerca scientifica e tecnologica in ambito medico riabilitativo.
Nella struttura di Crotone è possibile fruire anche di Ozono Ossigeno Terapia.
Completano l’offerta ecografie ed elettromedicali di ultima generazione come Onde d’urto, Tecarterapia e Laserterapia ad alta potenza”.
Quali sono le sfide per il futuro?
“Le sfide per il futuro sono molteplici. Per l’età adulta, l’intenzione è quella di arrivare a un’offerta semiresidenziale e domiciliare tale da porsi come alternativa ai giorni di ricovero successivi alla fase sub-acuta di un evento traumatico e permettere al paziente di rientrare nel proprio ambiente dopo pochi giorni. Nell’ambito dell’età evolutiva, stiamo investendo molto negli screening all’interno delle scuole. Intervenire precocemente consente di avere migliori risultati e maggiori possibilità per i piccoli di mantenere il passo dei coetanei nell’avanzamento scolastico. Insieme all’intervento abilitativo/riabilitativo, il continuo confronto della nostra equipe con il corpo docente, consente ai nostri piccoli di non sentirsi emarginati rispetto ai compagni che studiano con profitto”.
A che tipo di utenza vi rivolgete?
“Nelle nostre strutture, data la trasversalità dei servizi, abbiamo utenti dai 30 mesi ad oltre 100 anni. Ci rivolgiamo a chiunque debba effettuare una visita specialistica, a chi soffre del semplice dolore cervicale, al bambino che ha difficoltà nel linguaggio o con disturbo dello sviluppo, allo sportivo post-operatorio, fino alle patologie gravemente invalidanti”.
Cosa si intende per riabilitazione globale?
“Per riabilitazione globale si intende prendere in carico il paziente non guardando solo l’aspetto clinico ma anche la massima integrazione sociale possibile. Insieme al Progetto Riabilitativo Individuale del paziente avviene una presa in carico di tutto il Suo ambiente sociale: care-giver, famiglia, scuola, lavoro. Li supportiamo nella gestione delle attività esterne alla struttura, nella scelta del percorso scolastico ottimale, nella programmazione di indagini diagnostiche e nella fruizione di eventuali indennità quando spettanti; supportiamo il corpo docente nella gestione dei piccoli in ambito del gruppo classe; favoriamo l’integrazione lavorativa ottimale con le nostre Assistenti Sociali”.