“Serve un immediato e straordinario provvedimento di legge che renda obbligatorio per la Pubblica Amministrazione e per tutte le stazioni appaltanti l’adeguamento dei prezzi dei contratti di appalto in misura proporzionale all’incremento del costo delle materie prime.
Stessa misura, a maggior ragione, per i lavori pronti per essere mandati in gara”.
A sostenerlo con forza è il presidente di Ance Calabria e di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante, preoccupato per il futuro delle imprese sane, così come della possibilità stessa di veder realizzate le opere in corso di appalto o pronte per essere realizzate, come pure per quelle in esecuzione e sospese per varianti o aggiornamenti resisi necessari in corso d’opera.
“Occorre fare in fretta – aggiunge il presidente Perciaccante – per non correre il rischio di interrompere in maniera brusca la ripresa in atto che ci sta traghettando, almeno dal punto di vista economico, verso il superamento dello shock pandemico. Ma ancora di più per non vanificare quanto sotteso dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con i suoi investimenti rilevanti e straordinari, per entità ed intensità, in infrastrutture strategiche per il Paese ed indispensabili per il Sud e la Calabria in particolare”.
Per quanto attiene alle opere individuate dal PNRR il presidente di Ance Calabria ed Ance Cosenza aggiunge l’allarme relativo ai ritardi nella predisposizione dei progetti esecutivi che in molti casi non sono ancora nemmeno allo stadio del cosiddetto livello “definitivo” con il rischio reale di dover restituire le relative risorse all’Europa.
“Un rischio che non possiamo in alcun modo correre – aggiunge il presidente Giovan Battista Perciaccante – un lusso che non possiamo assolutamente permetterci, un vero e proprio delitto nei confronti dei cittadini e del futuro delle giovani generazioni”.
“Conoscendo impegno e sensibilità sin qui dimostrata – conclude il presidente dei costruttori – chiediamo al Presidente della Giunta regionale onorevole Roberto Occhiuto di fare propria la proposta dandone immediato corso a livello regionale e ponendo con forza al Governo la necessità di rivedere e rimodulare in maniera adeguata i fondi assegnati per le opere in corso, per quelle appena appaltate e per quelle in fase di definizione progettuale”.