Persiste nell’Anas Calabrese, un drammatica situazione, che nonostante da più tempo viene portate anche all’attenzione della , riguardo il mancato rispetto delle più elementari norme di sicurezza sui luoghi di lavoro, la stessa, continua a reiterare un atteggiamento discutibile rispetto agli ordini di servizio che unilateralmente e sistematicamente emana;
Al nuovo Presidente ed al nuovo Consiglio di Amministrazione quindi, chiediamo un inversione di tendenza, la nostra disponibilità in Calabria per affrontare gli annosi problemi è totale. Vogliamo se possibile ripristinare un regolare rapporto nel quale speriamo di arrivare ad una possibile e certa sintesi.
Lo affermano in una nota Nino Costantino e Giovanni Angotti, FILT Calabria e FILT Cosenza,
All’indomani della riunione di contrattazione su piano neve del 12 Dicembre 2018 invece, durante la quale la delegazione della Filt CGIL aveva espresso forte perplessità sullo stesso pano neve, poiché il RAC dell’Area Compartimentale Calabria, nell’illustrare il piano alle OO.SS., si era limitato a rappresentare che lo stesso ricalcava sostanzialmente quello degli anni precedenti, con l’inserimento di alcuni miglioramenti frutto delle passate esperienze, senza fornire la documentazione completa.
Con grande sorpresa ovviamente, abbiamo appreso a seguito dell’emissione di un ulteriore OdS dell’utilizzo della “mono-squadra” da parte dell’Anas SpA, ossia la squadra costituita da un solo operatore!
Nell’evidenziare ancora una volta che tale organizzazione del lavoro, non rispetta le norme sulla sicurezza, le norme dettate dal DPR 1126 e del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), come Filt CGIL, dobbiamo rilevare che l’Anas non ha ancora realizzato gli obiettivi primari di sicurezza sul lavoro sull’intero territorio calabrese per il piano neve ed il piano invernale ed in ordine alla gestione delle risorse.
Risulta altresì inspiegabile come in alcuni Nuclei, su 6 mezzi sgombro-neve ne funzioni solo 1! Che in Sila possa poi nevicare a Gennaio è nella normalità delle cose….. In altri termini, in caso di emergenza, che val al di là dei casi ordinari, non potrà essere garantito il servizio neve nelle 24 ore. Non vogliamo interventi dopo eventuali disastri, ma riteniamo che bisogna essere pronti ad ogni evenienza. I lavoratori si assumono ogni responsabilità rispetto ai compiti che sono stati loro assegnati e nonostante l’impegno profuso, in caso di abbondanti piogge e nevicate e fenomeni di dissesto idrogeologico – ribadiscono – non sono nelle condizioni di agire come sarebbe giusto.
Ad aggravare la precarietà di questa situazione è intervenuta il rientro delle strade all’Anas da parte della Provincia, a seguito della quale l’Azienda ha emesso in violazione alle norme contrattuali, l’OdS n. 01/2019, che assegna ulteriori chilometri a Nuclei che presentano già di per sé già forti carenze di personale. Come se non bastasse, il rientro è avvenuto, senza un preciso censimento dello stato di manutenzione delle arterie, che prevedesse almeno in prima battuta una prima messa in sicurezza per garantire la sicurezza della circolazione stradale.
Parliamo di arterie che sono rientrate in uno stato disastroso, se si fosse fatto un censimento serio dello stato di Manutenzione, oggi saremmo di fronte ad un intervento programmato, anziché trovarci di fronte ad un OdS perentorio, che ha solo il sapore di traslare le responsabilità su quei lavoratori preposti alla gestione delle tratte stradali (Capi Nucleo, Capi Cantonieri e Cantonieri), esponendoli ad altissimo rischio per lo svolgimento dei compiti d’Istituto.
Tutto questo avviene a nostro avviso in violazione delle vigenti norme sulla sicurezza, del DPR 1126 e del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) e quindi a discapito di utenti e lavoratori. È auspicabile in questo panorama di riferimento, a partire dalla programmata riunione di contrattazione, il DVR possa essere coerentemente rispettato e si proceda ad emanare Disposizioni di Servizio coerenti con la normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e rispettose delle norme dettate dal Dpr 1126.
Dunque, definire in maniera ordinaria le azioni e la programmazione e ricondurre l’emergenza alla possibile ordinarietà diventano gli obiettivi minimi, per contribuire a ristabilire una adeguata sicurezza della circolazione stradale, ai lavoratori stessi ed un adeguato servizio all’utenza e alla mobilità.
La Filt CGIL in assenza di adeguati riscontri, proseguirà nell’azione di difesa del Lavoro e dei Lavoratori del Coordinamento Territoriale Calabria.