A proposito della conferenza di servizi del prossimo 10 giugno per l’ampliamento della discarica di Scala Coeli, i deputati M5S Paolo Parentela e Giuseppe d’Ippolito hanno inviato delle osservazioni contrarie all’Agenzia del Demanio, ai ministeri dell’Ambiente e dell’Economia e per conoscenza ai rispettivi ministri, Sergio Costa e Giovanni Tria, chiedendo nell’ambito delle competenze amministrative di tenere in considerazione le criticità esposte nello stesso documento.
«La discarica in progetto – hanno scritto i parlamentari del Movimento 5 Stelle – non rientra nella programmazione regionale dei rifiuti in relazione ai quelli appartenenti al circuito pubblico, non essendo nemmeno riportata nel nuovo PRGR approvato nel 2016». Inoltre, secondo i 5 Stelle «il progetto di ampliamento della discarica è in contrasto con» la normativa regionale, che ne vieta la realizzazione «in contiguità con terreni agricoli condotti con il metodo dell’agricoltura biologica e con produzioni agroalimentari certificate».
Parentela e D’Ippolito hanno inoltre segnalato che «in fase di valutazione da parte della Struttura Tecnica di competenza sono emerse diverse criticità in ordine alle zone alluvionabili ed alla presenza di acque superficiali e sotterranee», che il progetto dell’impianto in questione non rispetta distanze prescritte, che il proponente «non ha la piena disponibilità dei terreni oggetto della richiesta di ampliamento», che «dal punto di vista geologico» sono stati già certificati problemi molto rilevanti e che risultano rilevati «elementi negativi in merito alla viabilità di accesso».
Secondo i due deputati M5S, «nello specifico noi difendiamo le regole, la produzione agricola e la salubrità dell’ambiente, lottando per evitare che sia autorizzato di forza un progetto manifestamente contrario agli interessi del territorio interessato».