L’obiettivo, per il Presidente di Fondimpresa, è consolidare e rafforzare le performance registrate nel 2018. Solo in Toscana le aziende (di tutti i settori) aderenti a Fondimpresa sono 9.395 con circa 206.000 lavoratori.
Le aziende del settore agroalimentare aderenti a Fondimpresa a livello nazionale sono circa 6.500 con 176.000 lavoratori
“Il 2018 ha fatto segnare risultati molto positivi per il Made in Italy agroalimentare nel mondo. Nei primi otto mesi le esportazioni sono aumentate del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Perché il trend continui e si rafforzi è tuttavia fondamentale restare al passo con innovazione e tecnologie digitali.”
Lo ha affermato il Presidente di Fondimpresa Bruno Scuotto, concludendo oggi a Firenze (Logge Uffizi Corti) all’Accademia dei Georgofili i lavori del convegno promosso dal Comitato Tecnico Permanente dell’Industria Alimentare (Federalimentare, Fai CISL, Flai CGIL, Uila UIL) e Fondimpresa.
Solo in Toscana le aziende (di tutti i settori) aderenti a Fondimpresa sono 9.395 con circa 206.000 lavoratori. Le aziende del settore agroalimentare aderenti a Fondimpresa a livello nazionale sono circa 6.500 con 176.000 lavoratori, e buona parte di esse hanno manifestato grande attenzione per gli avvisi dedicati a Competitività e Innovazione.
L’espansione internazionale dell’agroalimentare italiano è frutto anche delle scelte di Fondimpresa, ha sottolineato Scuotto, che “fin da prima che si iniziasse a parlare di industria 4.0, Digital Transformation o internazionalizzazione, ha intrapreso politiche propulsive riguardo a Innovazione tecnologica e di processo, competitività, ambiente e territorio”.
Ma serve investire sempre di più in una “formazione strategica, basata su certificazioni di prodotto e di processo finalizzate all’export e strategie di penetrazione di nuovi mercati, che non può prescindere da una accurata analisi di fabbisogni”.
“Fondimpresa- continua Scuotto- è aperto alle aziende di ogni dimensione e settore, con oltre 196.000 aziende aderenti e 4.600.000 lavoratori, ha finanziato, con una spesa di 275 milioni di euro nel 2018, piani di formazione per la crescita e la riqualificazione delle competenze in azienda. ”
Per Scuotto bisogna
progettare per competenze, andando verso una logica sempre più orientata a bandi settoriali
Il Presidente di Fondimpresa ha inoltre sottolineato l’esigenza di rivedere la normativa degli aiuti di stato destinati ad accrescere le competenze dei lavoratori, un patrimonio professionale che potrà essere utilizzato anche in realtà diverse dall’azienda presso cui operano al momento in cui viene erogato il sostegno all’intervento formativo.