L’ idea – del Presidente dell’ U.Di.Con. Calabria, si è concretizzata nei giorni scorsi con una richiesta ufficiale e formale, con la quale chiede anche la rimozione di eventuali barriere architettoniche che potrebbero impedire il libero accesso a tali soggetti. “L’accessibilità, al giorno d’oggi è un indicatore della qualità della vita oltre che un elemento centrale per una politica turistica responsabile e sostenibile. Un incentivo di riscatto sociale per la nostra regione, che confido possa essere rintracciato nella sensibilità degli Enti ai quali ho inoltrato l’istanza” continua Nico Iamundo.
Si tratterebbe, insomma di passerelle che avrebbero il sapore di una “ordinaria innovazione” per le spiagge calabresi insignite sì della prestigiosa “Bandiera Blu, ma carenti di questo basilare strumento.
Si tratta di un’iniziativa, frutto di sollecitazioni e dell’ascolto di tante persone fragili, che chiedono di essere aiutate e di essere tutelate nei propri diritti. La proposta appena presentata, infatti, è un modo per tutelare queste persone, in balia delle altre mille difficoltà del vivere quotidiano. Oltre ad auspicare una valutazione rapida della proposta formulata, Nico Iamundo, si ritiene disponibile ad un tavolo di confronto per un dialogo risolutivo nell’ interesse dei cittadini in merito alla questione evidenziata.