“Siamo la voce del Paese reale”. Così gli organizzatori della manifestazione “La Calabria contro il caro energia”. Piazza Maria Ausiliatrice gremita, a Soverato, proprio davanti alla sede del Palazzo di Città. Tante le disperate testimonianze di piccoli imprenditori costretti a chiudere bottega per l’aumento dei costi in bolletta: pizzaioli, autotrasportatori, panettieri, pescatori. Tanti altri hanno lamentato i ritardi e l’inefficacia della politica “troppo lenta ad intervenire” o capace di produrre solo “pannicelli caldi” contro lo tsunami energetico che ha travolto l’Italia.
Soprattutto, erano tanti i cittadini, i commercianti, le “persone comuni che hanno problemi quotidiani come pagare la bolletta” per come le ha definite Callipo, il quale non ha risparmiato bordate alla politica: “Da quando ho denunciato il problema, non si è mosso nessuno, forse perché adesso la loro prima preoccupazione è la poltrona a Roma”. Tra i temi, quello delle rinnovabili, affrontato con la presenza di Simone Molteni (LifeGate), per evidenziare “il paradosso di chi investe sull’energia pulita, ma paga tanto quanto gli altri”. La piazza di Soverato ha invocato, in tal senso, l’intervento della Regione, affinché il grande surplus energetico calabrese prodotto con l’eolico e l’idroelettrico abbia ricadute concrete per le comunità locali.