Prende forma a Catanzaro il coordinamento dei mercati all’ingrosso del sud con la regia di Italmercati, il network che raggruppa i 21 principali mercati italiani all’ingrosso che generano nel loro complesso oltre 24 miliardi di giro d’affari diretto e indotto.
Tre gli obiettivi principali dell’incontro svoltosi oggi nella sede della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia: utilizzo delle risorse del PNRR già assegnate ai mercati del sud aderenti a Italmercati che valgono circa 33 milioni tra Catanzaro, Napoli, Catania e Pescara, sostegno alla produzione agricola locale, messa a punto degli orari come elemento di ulteriore competitività per gli operatori di queste strutture.
«Nei comitati di gestione della nostra rete – ha spiegato il presidente di Italmercati, Fabio Massimo Pallottini, presente a Catanzaro insieme al vice presidente vicario di Italmercati, Paolo Merci – ci siamo resi conto della necessità di mettere a sistema esigenze e prospettive dei mercati del Mezzogiorno, caratterizzati da un forte legame con il mondo della produzione.
Catanzaro, Napoli, Catania, Cagliari, Pescara, sono attualmente i mercati del sud che aderiscono al nostro network e rappresentano un asset fondamentale nella filiera agroalimentare italiana. Con i fondi del PNRR avranno la possibilità di rivoluzionare la loro capacità commerciale e logistica, riducendo gli impatti ambientali attraverso interventi di riqualificazione energetica, trasformandosi in veri e propri hub con la ristrutturazione e la digitalizzazione di aree, spazi e immobili connessi alle attività e ai processi logistici delle aree mercatali.
Tutti interventi che moltiplicheranno la loro efficacia se coordinati da una politica complessiva nel Mezzogiorno capace di mettere al centro il ruolo dei mercati attraverso una riorganizzazione degli orari nella fascia diurna e un ulteriore sostegno all’agricoltura locale. Come Italmercati vogliamo avviare un dialogo costante con le istituzioni locali, Catanzaro è la prima tappa di un tour che ci porterà a sostenere il ruolo innovativo dei mercati in tutto il sud».
Presenti a Catanzaro il presidente dei Mercati Agroalimentari Sicilia, nonché vice presidente di Italmercati, Emanuele Zappia; il direttore del Mercato Agroalimentare della Sardegna e Giorgio Licheri. Presente anche il presidente del Centro Agro – Alimentare Riminese, Giovanni Indino.
«Abbiamo proposto Catanzaro come sede per questo primo incontro di coordinamento – ha sottolineato Daniele Maria Ciranni, Presidente Comalca Consorzio Agroalimentare Calabria – a testimonianza dell’importanza strategica raggiunta negli anni dal nostro Centro Agroalimentare come piattaforma di scambio nel contesto del Sud Italia. È noto che i mercati all’ingrosso, luoghi di concentrazione di un’offerta ampia e diversificata, svolgono un’importante funzione di cerniera tra la produzione e la distribuzione e sono stati riconosciuti come parte integrante del sistema agricolo; pertanto, è necessario il rafforzamento di una rete di relazioni che possa sempre più favorire, con una visione macroregionale, interventi e azioni comuni finalizzati all’incremento di competitività e alla creazione di sviluppo sostenibile. Siamo convinti che da questi incontri possano venire valide soluzioni alle tante problematiche gestionali comuni a tutti i centri. Il tema affrontato nella riunione odierna, gli orari di funzionamento dei Mercati, rappresenta la volontà di offrire un ulteriore sostegno all’agricoltura locale».
L’incontro si è svolto nella Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia che anche oggi ha confermato il ruolo di sostegno alle attività del Consorzio Agroalimentare Calabria. «Voglio ringraziare per la sua presenza il presidente di Italmercati, Fabio Massimo Pallottini» ha spiegato Pietro Falbo, presidente dell’ente camerale che ha incontrato i rappresentanti dei mercati italiani. «Una presenza assolutamente non scontata e che ci ricorda il valore della condivisione e della collaborazione. Qui oggi ci sono i rappresentanti dei mercati agroalimentari del sud Italia e non solo, segno tangibile della necessità di operare in rete per lo sviluppo dei diversi territori, e non in una logica di divisioni e contrapposizioni».