“Continua il percorso della Copagri Calabria per rendere la Federazione sempre più competitiva e al servizio degli agricoltori e degli allevatori, valorizzando il fondamentale apporto dell’imprenditoria giovanile e lavorando attraverso appositi gruppi di lavoro che portino ad esprimere in breve tempo i rappresentanti regionali dei giovani, delle agroenergie e del biologico”. Lo rende noto il presidente della Copagri Calabria Francesco Macrì, ricordando che “I giovani non sono il nostro futuro, ma il nostro presente”.
“Abbiamo il dovere morale di sostenerli, attraverso la formazione e le esperienze, affinché diventino i protagonisti dell’agricoltura e abbiano gli strumenti adeguati a fronteggiare le enormi sfide che attendono l’agricoltura e l’allevamento calabresi. Per questo motivo, sarà costituito a breve il Coordinamento dei giovani agricoltori della Copagri Calabria, dal quale potranno emergere i bisogni e le proposte delle nuove leve del nostro primario”, prosegue Macrì.
“Stiamo portando avanti un ragionamento analogo su altre tematiche innovative, quali ad esempio lo sviluppo delle agroenergie e la promozione dell’agricoltura biologica. Crediamo molto nelle agroenergie come attività per differenziare il reddito delle aziende agricole e di allevamento; riteniamo, inoltre, che esse rappresentino un’opportunità concreta per porre le basi per un’autonomia energica che renda meno dipendenti le aziende dalle fonti di energia tradizionale e, pertanto, dalle forti oscillazioni dei costi, come sta accadendo negli ultimi mesi”, sottolinea il presidente.
“In tema di agricoltura biologica, crediamo molto nelle grandi possibilità di ANAPROBIO Italia, la neonata associazione dei produttori biologici della Copagri, che ci vede grandi protagonisti come Federazione regionale, essendo la Calabria la seconda regione in Italia come numeri di operatori biologici. Non è un caso che fra gli obiettivi di questa associazione ci sia proprio quello di promuovere la valorizzazione sul mercato dei prodotti biologici, nonché quello di aumentare le superfici biologiche in conformità con gli obiettivi comunitari” conclude Macrì.