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Presso l’Università della Calabria questa settimana sono iniziate le lezioni del secondo anno del corso di laurea in intelligence e analisi del rischio, il primo ad essere attivato in Italia. Anche quest’anno sono prevenute domande da tutta l’Italia.

A sottolineare l’importanza dell’iniziativa accademica, è stato sottoscritto un accordo quadro per sviluppare collaborazioni tra il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore della Difesa – Reparto Informazioni e Sicurezza e il Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione dell’Università della Calabria. L’intesa prevede, tra l’altro, “formazione e addestramento di esperti e figure specialistiche; realizzazione congiunta di corsi, seminari, workshop e meeting; attività di studio, ricerca, progettazione ed analisi; scambio di docenti, ricercatori, specialisti, esperti, studiosi e studenti; supporto reciproco nei campi della ricerca, della tecnologia, della metodologia, delle tecniche e procedure; utilizzo di esperti e specialisti appartenenti alle due organizzazioni nell’ambito delle attività da svolgere congiuntamente.

L’intesa è stata sottoscritta tra il Comandante del Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica Colonnello Pietro Nofroni e il Direttore del Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’Università della Calabria Roberto Guarasci. Il docente referente del Corso di laurea magistrale Mario Caligiuri, anche nella sua qualità di Presidente della Società Italiana di Intelligence, ha commentato che “l’intelligence andrebbe al più presto riconosciuta quale disciplina  scientifica nell’accademia italiana, come avviene in tanti altri paesi”. Il Rettore dell’ateneo calabrese Gino Crisci ha evidenziato come “la nostra Università si sta ritagliando un ruolo di assoluto prestigio nell’ambito degli studi e delle relazioni istituzionali sull’Intelligence”, mentre il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo ha evidenziato che “i rapporti tra intelligence e Università vanno ulteriormente incentivati, rappresentando un’occasione fondamentale per lo sviluppo della cultura della sicurezza nel nostro Paese”.

Il Presidente della Fondazione della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane Alberto F. De Toni ha affermato che “l’intelligence è una materia sempre più necessaria per comprendere la complessità del XXI secolo”. Una conferenza stampa verrà organizzata per illustrare l’accordo.

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