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Unione imprese storiche italiane: ecco chi ha partecipato all’iniziativa

I marchi storici italiani, insieme all’heritage aziendale, carta d’identità che accompagna e narra anche la memoria dei territori e dei contesti in cui si sono sviluppate per oltre un secolo,  hanno il vantaggio di essere riconosciuti da consumatori ed estimatori come familiari. Come qualcosa che c’è sempre stato e ci sarà. Una garanzia di qualità.

È quanto ha dichiarato l’Amministratore Delegato Fortunato AMARELLI salutando gli speciali ospiti dell’UNIONE IMPRESE STORICHE ITALIANE (UISI) per l’INCONTRO D’ESTATE, la convention periodica ed itinerante ospitata nei giorni scorsi, per la prima volta nel Sud Italia, a CORIGLIANO ROSSANO nella ultrasecolare esperienza imprenditoriale calabrese.

All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, il vicepresidente della UISI, Iacopo MANETTI che ha ribadito la volontà del sodalizio di essere presente su tutto il territorio nazionale e di creare una più forte rete tra gli attuali 70 brand storici aderenti per essere meglio rappresentati al Governo; e Aldo PRESTA, responsabile Ufficio identità visiva dell’Università della Calabria, che ha definito il brand legato ad un’impresa storica come brand nuvola. In esso – ha spiegato – si concentrano diverse azioni: reputazionali, la capacità di innovazione e la visibilità.

Il terroir del Chianti classico interpretato da 126 anni dall’azienda CECCHI nel senese; i tessuti BUSATTI, che dal 1842 ad ANGHIARI, in provincia di AREZZO, lavora artigianalmente le fibre naturali di lino, lana, canapa e cotone; passando dalla torinese azienda AURORA che dal 1919 è leader nella produzione e commercializzazione di strumenti di scrittura; fino alle calabresi MANGIATORELLA, l’acqua che sgorga dalle sorgenti alle falde del Monte Pecoraro, nei pressi di STILO, in provincia di REGGIO CALABRIA, fatta imbottigliare per la prima volta dal generale garibaldino calabrese Achille FAZZARI; LIBRANDI, quattro generazioni di passione per il vino nell’antica ENOTRIA che per tre volte diede il nome all’ITALIA; e BOSCO LIQUORI, la distilleria che dal 1864 tramanda l’antica ed identitaria ricetta dell’AMARO SILANO. – Sono, queste, le aziende, ambasciatrici nel mondo del MADE IN ITALY più autentico, che insieme ad AMARELLI hanno partecipato all’evento.