La FP CGIL di Cosenza evidenzia ancora una volta l’imbarbarimento del mercato del lavoro nella sanità privata.

In questo periodo, in alcune strutture private si applicano contratti non firmati dalla nostra sigla ma da sindacati autonomi e di comodo, che diventano in queste circostanze, rappresentativi oggi più che mai.

Ecco perché oggi nelle strutture della sanità privata cosentina si presenta “l’allarme indigesto” della CGIL.

Pur affermando che i lavoratori sono liberi di scegliere il sindacato che meglio li rappresenta, constatiamo in questo momento, come tale scelta può essere eterodiretta, soprattutto quando le aziende sono in una fase di cambio contrattuale.

Il contratto proposto in alcune strutture del nostro territorio non è stato siglato né dalla Funzione Pubblica CGIL Nazionale e né dalla FP di Cosenza, che prontamente è intervenuta manifestando il proprio dissenso. Tale modifica determina la non garanzia dello stesso trattamento normativo e la riduzione dei diritti e delle tutele ai lavoratori, con l’obiettivo vantaggioso solo per la parte datoriale e con una  scelta prettamente unilaterale.

Si cerca di fare cassa colpendo l’anello più debole del circuito produttivo: i lavoratori.

In piena emergenza mondiale le strutture sanitarie devono attuare tutte le misure di prevenzione del Covid-19 e garantire la tutela ai dipendenti in termini di sicurezza e di diritti, i quali non possono essere al ribasso ma  devono essere esclusivamente migliorativi, rivolti all’enorme valore che hanno i professionisti sanitari, che lavorano all’interno dei luoghi di lavoro e che permettono  l’erogazione di servizi efficienti a  tutela del diritto alla salute dei degenti.

Per noi è prioritario l’obiettivo di crescita e  valorizzazione della forza lavoro che permetterebbe di potenziare in termini di efficienza e qualità  ciascuna azienda.   Oggi dobbiamo guardare al futuro con al centro il lavoratore e non il solo profitto aziendale che sarà, a nostro avviso, consequenziale, equilibrato e in crescita solo se il  benessere del lavoratore stesso e della sua famiglia sia preso in considerazione perché inserito anche nella mission aziendale.

Ed è per questo che la Funzione Pubblica di Cosenza intende ribadire l’enorme  valore di un contratto unico che garantisca diritti e tutele sempre in crescita e mai al ribasso.

La Fp Cgil di Cosenza non resterà a guardare bensì continuerà a battersi affinché nelle  strutture siano applicati contratti legittimi che difendano la dignità e il lavoro.

 

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