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Salone del Libro – Annunciati i quattro finalisti del “Premio Caccuri” 2024

Svelati ieri, sabato 11 maggio, i nomi dei quattro finalisti del “Premio Letterario Caccuri”, in programma dal 6 al 10 agosto 2024 e che quest’anno giunge alla sua XIII edizione. Si tratta di Alessandro Giuli, autore di “Gramsci é vivo” pubblicato da Rizzoli; Paolo Mieli, sempre edito da Rizzoli, con “Il secolo autoritario. Perché i buoni non vincono mai”; Sigfrido Ranucci con “La scelta” (Bompiani) e Barbara Stefanelli “Love harder. La ragazze iraniane camminano davanti a noi” (Solferino).

A darne notizia è stato lo storico e saggista Giordano Bruno Guerri, presidente della giuria del Premio, in occasione della conferenza stampa tenutasi al Salone internazionale del libro di Torino, durante la quale ha ricordato l’importanza del premio e il prestigio della manifestazione stessa, che permette alla piccola comunità nel crotonese di ospitare da anni i più importanti intellettuali italiani: «Il Premio Caccuri è la Calabria delle tradizioni millenarie che si intrecciano: dall’impronta magnogreca fino alle pagine di Saverio Strati e Corrado Alvaro, passando per il Medioevo di Gioacchino da Fiore. Quest’anno il Premio Caccuri, come sempre del resto, racconta il tempo che viviamo attraverso quattro protagonisti della vita culturale e sociale del nostro Paese. Sono tredici edizioni di un Premio diventato un punto di riferimento nel panorama intellettuale italiano. Caccuri è un luogo di confronto tra idee, un’agorà nel cuore del Sud»

Ad essere presente oggi a Torino è invece Adolfo Barone, presidente dell’Accademia dei Caccuriani – associazione che organizza il Premio – con i vice presidenti Olimpio Talarico e Roberto De Candia, il quale ha parlato di «una tredicesima edizione che ruota intorno a quattro saggisti di grande spessore, quattro giornalisti che hanno saputo andare al di là della notizia, facendo dell’approfondimento un punto di forza. Il Premio letterario Caccuri è un Festival della cultura tout court, in cui i libri dialogano con il teatro, la musica, le arti performative, l’enogastronomia, gli usi e i costumi del territorio. È una Calabria straordinaria che chiama a raccolta menti brillanti e idee per promuovere la cultura e le bellezze di una terra ineguagliabile».