Il 75° anniversario della Liberazione dal nazifascismo assume senza dubbio, in questi giorni di emergenza sanitaria ed economica, un significato particolare – afferma il Segretario generale della Cisl calabrese, Tonino Russo, in una nota diffusa per la giornata del 25 aprile –, perché i valori e le ragioni che stanno alla base della nostra democrazia possono aiutarci a recuperare la forza e l’energia necessarie ad affrontare le difficoltà che stiamo vivendo e a guardare avanti. È importante infatti ricordare che, dopo la dittatura e l’immane catastrofe della seconda guerra mondiale, persone di culture politiche diverse hanno messo le loro energie al servizio del Paese e imparato a costruire e condividere un percorso comune.

È importante ricordare, soprattutto qui in Calabria – prosegue Russo –, che la nostra Carta Costituzionale pone a fondamento della comunità dei cittadini il lavoro e che la parola lavoro si unisce ad altre come libertà e democrazia, perché la partecipazione attiva di ognuno alla crescita della società è condizione per conservare la libertà e la democrazia. Perciò, oggi più che mai, il lavoro va difeso e la questione del lavoro e della sua mancanza e precarietà deve essere considerata prioritaria nell’agenda politica.

È importante ricordare ancora, in questi giorni dominati dall’emergenza sanitaria ed economica, che “la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”; e che le giuste domande dei singoli devono acquistare, anche grazie alla mediazione delle forze sociali, una dimensione di bene comune.

È importante ricordare che, in base alla Costituzione, i rapporti tra i diversi livelli istituzionali e di governo devono essere improntati alla leale e reciproca collaborazione e ai princìpi di solidarietà e sussidiarietà, che devono ispirare anche le relazioni tra i diversi territori della Repubblica, “una e indivisibile”.

Questi temi, insieme al contrasto alla criminalità organizzata non solo in termini di repressione, ma anche di prevenzione, quindi attraverso quel fondamentale antidoto che è il lavoro, devono essere costantemente all’attenzione delle forze politiche e sociali, perché centrali per i processi di sviluppo economico e sociale urgenti e necessari nella nostra regione. Possiamo fare in modo – conclude il Segretario generale della Cisl calabrese – che la celebrazione del 25 aprile, in questa stagione drammatica, non sia vana retorica, ma contribuisca, se sapremo essere all’altezza della sfida, a indicare un percorso condiviso di coesione sociale nella libertà dalla paura e dalla dipendenza».

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