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Operazione “Rinascita”, Bova: «Pietra miliare nella lotta alla ‘ndrangheta»

L’operazione “Rinascita – Scott” messa in piedi dalla Procura di Catanzaro segna, senza alcun dubbio, una pietra miliare nella lotta alla ‘ndrangheta. Il lungo lavoro coordinato dal procuratore Gratteri squarcia il velo che per anni ha coperto attività illecite con un diretto impatto sulla vita di tutti i giorni nella nostra regione. Un quadro preoccupante soprattutto per il coinvolgimento diretto di esponenti politici, professionisti e appartenenti alle Forze dell’Ordine. Senza contare che l’inchiesta ha, per l’ennesima volta, evidenziato i rapporti tra ‘ndrangheta e massoneria, un tema che già all’indomani dell’insediamento alla guida della Commissione contro la ‘ndrangheta, ormai quattro anni fa, ho preteso di approfondire». È quanto dichiara in una nota Arturo Bova, presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria.

 

«Ma l’importanza dell’operazione è tutta nelle parole che lo stesso procuratore Gratteri ha pronunciato nel corso della conferenza stampa, è tutta in quell’appello ai calabresi perbene: «Occupate lo spazio che abbiamo liberato ha aggiunto ancora Bova -. Lo ripete spesso, il procuratore, dopo operazioni di rilievo, ma adesso – a pochi giorni dalla presentazione delle liste per le elezioni regionali – assumono un significato ancora più profondo. C’è bisogno che i partiti e i movimenti che hanno intenzione di misurarsi alle elezioni interpretino in maniera vera e concreta quelle parole e si aprano, rifuggano da candidature anche solo lontanamente opache, costruiscano classe dirigente nuova e specchiata». 

 

«La politica  – conclude Bova, quella seria e perbene, quella con la “p” maiuscola, ha il compito di costruire coscienze attorno al concetto ineludibile di legalità, di confrontarsi sulle idee e di far progredire la società nel solco della trasparenza e della meritocrazia: tutto ciò è in perfetta antitesi con ogni aspetto rappresentato dalla ‘ndrangheta, per questo motivo non possiamo permettere che si creino zone d’ombra, terre di mezzo in cui l’illegalità prolifera e annienta la crescita della nostra società».