Un omaggio al più grande artista calabrese vivente”.

E’ quanto afferma il direttore artistico della MARCA – Museo delle Arti di Catanzaro, Rocco Guglielmo annunciando l’inaugurazione della personale di Cesare Berlingeri, in calendario per domani – 7 febbraio – alle ore 18.30.

Cinquanta opere, tra cui alcune realizzate per l’occasione, in grado di ripercorrere lo straordinario percorso creativo di Cesare Berlingeri, dagli anni ottanta fino a oggi. Dall’8 febbraio al 15 aprile 2019, il MARCA – Museo delle Arti di Catanzaro, diretto da Rocco Guglielmo, celebra uno degli artisti calabresi più apprezzati e conosciuti del panorama delle arti visive nazionali e internazionali.

“L’inaugurazione di domani sarà anche occasione importante per presentare il poderoso volume curato da Maurizio Vanni, che è anche curatore della mostra – spiega ancora Guglielmo – che raccoglie 60 anni di pittura. La mostra ha tutti i crismi di una antologica, parte primi anni 80  e arriva fino alle ultime creazioni, e presenta una forte componente installativa nel piano inferiore con una interessante contaminazione con l’esposizione permanente”.

La mostra è organizzata dalla Fondazione Rocco Guglielmo e dall’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, in collaborazione con l’Associazione Spirale d’idee e l’Archivio Cesare Berlingeri, sarà inaugurata alla presenza oltre che dell’artista, del direttore artistico del MARCA Rocco Guglielmo, anche del presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo

Il percorso espositivo coinvolge i tre piani del museo calabrese, si apre con alcune delle sue installazioni più significative, quindi prosegue con un dialogo tra le opere storiche della collezione del MARCA e quelle prodotte per questo appuntamento da Berlingeri.

La retrospettiva propone inoltre un ampio confronto tra le opere recenti e i lavori storici di Berlingeri, come quelli caratterizzate dal colore blu oltremare degli anni ottanta, che hanno contraddistinto il suo cammino artistico internazionale e che sono stati esposti, tra gli altri, in alcuni dei musei più importanti del Brasile come al MAM – Museo di Arte Moderna di Salvador de Bahia e di Rio de Janeiro, e al MAC – Museo di Arte Contemporanea di Goiânia.

“I lavori di Cesare Berlingeri – sottolinea il curatore Maurizio Vanni – hanno il potere di rimettere in discussione la realtà, lo spazio e il tempo e di ridefinire il tutto, individuando elementi di senso nuovi destinati a modificare teorie e pensieri codificati”.

Berlingeri – continua Maurizio Vanni – non lavora partendo dall’idea di qualcosa che è già successo, ma quasi come in un rito propiziatorio si proietta su ciò che deve ancora accadere. Ne scaturisce un’evoluzione artistica costante dove nulla è mai uguale a se stesso e anche se lo fosse la nostra intelligenza emotiva non lo riconoscerebbe a distanza di tempo perché essa stessa è trasformata.

Tutto risponde a un’effimera matrice che si sintetizza in una o più azioni, piegature, avvolgimenti, istallazioni più cerebrali che fisiche, legate a forme che esaltano maggiormente la concezione ciclica del tempo che non lo spazio”.

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