Un decreto interministeriale ha introdotto disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici, fissando nuove regole, criteri e tipologie di interventi ammessi a contributo.
Il decreto reca la firma del ministro per i Beni culturali, del ministro dell’Ambiente e del ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio e interessa fortemente la Calabria, una delle 8 regioni individuate come beneficiaria.”
Così riferiscono i deputati del M5S calabrese Alessandro Melicchio, Giuseppe D’Ippolito e Paolo Parentela, relatore del provvedimento in Commissione Agricoltura, in merito a questi nuovi contributi nel settore agrumicolo.
“Nella nostra regione sono state individuate l’area del bergamotto, l’area costiera ionica e quella tirrenica. Ogni due anni, il Mipaaft, di concerto con il Mibac e il Mattm, preciserà e integrerà i territori iscritti nel decreto. Per agrumeti caratteristici si intendono quelli aventi particolare pregio varietale, paesaggistico, storico e ambientale e riguarda aranci, limoni, mandarini, lime, limette, chinotti, cedri e limoni cedrati e bergamotti. Il pregio paesaggistico è rappresentato dalla presenza di elementi distintivi e qualificati del paesaggio rurale come muri in pietra a secco o terrazzamenti. Per pregio storico si intendono quei paesaggi che sono presenti in un determinato territorio da lungo tempo e che risultano stabilizzati o evolvono molto lentamente.
Infine, il pregio ambientale è rappresentato da quelle varietà tradizionali storicamente coltivate con metodi e tecniche sostenibili e a basso impatto ambientale, collegate a opere di sistemazione agraria identitaria del territorio e da tutti quegli elementi puntuali, lineari e areali del mosaico paesaggistico, che favoriscono la biodiversità.” I parlamentari pentastellati descrivono poi le tipologie di intervento che saranno ammesse a finanziamento.
“Gli interventi sono finalizzati alla valorizzazione, recupero e salvaguardia degli agrumeti. Saranno ammessi interventi per opere di ristrutturazione produttiva dell’agrumeto tradizionale, anche con interventi finalizzati alla prevenzione della diffusione della tristeza o di altre fitopatie e opere attinenti al miglioramento della fertilità del suolo. Ci sono poi interventi sugli agrumeti caratteristici abbandonati, per opere di ricostituzione produttiva dell’agrumeto tradizionale.”
Melicchio, Parentela e D’Ippolito concludono esprimendo la propria soddisfazione per questi interventi così importanti per uno dei settori produttivi trainanti per la Calabria. “La somma erogabile può arrivare fino a 200 mila euro e la Regione potrà stabilire di concedere una ulteriore somma fino a 50 mila euro.
È una buona opportunità per il nostro territorio, nel quale è concentrata la produzione di circa un quarto della produzione nazionale. La superficie agrumetata in Calabria è pari a circa 32 mila ettari, il 24% della superficie agrumicola nazionale, distribuita tra 44.000 aziende circa. Il Governo è a fianco di queste realtà produttive e lo sta dimostrando con i fatti.”
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