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L’allarme della Coldiretti: “Scongiurare il previsto aumento dell’Iva”

Con la ripresa dei consumi ancora incerta occorre scongiurare il previsto aumento dell’Iva per non cadere in una pericolosa fase di recessione. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati sul commercio al dettaglio a marzo dell’Istat, in calo rispetto al mese precedente ma in aumento rispetto allo scorso anno.

I dati sui consumi alimentari che risultano in forte crescita del 7,5% rispetto allo scorso anno sono in realtà “falsati” – sottolinea la Coldiretti – da una Pasqua “bassa” che ha determinato l’anticipo a marzo degli acquisti per i tradizionali cenoni per i quali gli italiani hanno speso quest’anno 1,2 miliardi di euro.

Il pericolo dell’aumento dell’Iva riguarda – continua la Coldiretti – beni di prima necessità come carne, pesce, yogurt, uova, riso, miele e zucchero con aliquota al 10% e il vino e la birra al 22% che rappresentano componenti importanti nei consumi delle famiglie con la spesa alimentare che – conclude Coldiretti – è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 215 miliardi ed è quindi un elemento fondamentale per la ripresa dell’economia.