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“Anche la deputazione catanzarese deve far sentire la propria voce nei confronti del Governo nazionale affinché possa essere recepito al più presto l’emendamento al decreto fiscale che prevede l’estensione della rottamazione-ter ai tributi degli enti locali”.

Lo afferma il Presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni, a margine di un incontro tenutosi a Palazzo de Nobili con il presidente di Confindustria Catanzaro, Aldo Ferrara, in merito alla posizione assunta sulla questione dal Comune di Catanzaro.

Polimeni ha garantito che “l’amministrazione, per la volontà del sindaco Abramo, e come nelle precedenti occasioni, è assolutamente disponibile a concedere ai cittadini la possibilità di rottamare le proprie cartelle.

Tuttavia, il decreto prevede che se il concessionario del proprio ente locale non è l’Agenzia delle entrate, come nel caso del Comune di Catanzaro, non è possibile avviare la definizione agevolata dei carichi tributari.

Nei mesi scorsi era anche stata discussa in Parlamento l’opportunità di introdurre un emendamento che prevedesse di estendere tale facoltà anche riguardo ai debiti affidati a Equitalia e altri soggetti privati abilitati a effettuare attività di riscossione dei tributi da parte delle Province e dei Comuni.

Questa soluzione, fortemente caldeggiata a livello nazionale anche dall’Anci, consentirebbe di potersi avvalere della pace fiscale per Imu, Tasi, Tari, e le altre tasse che finanziano i Comuni, in primis le multe per le violazioni del codice della strada.

Purtroppo, questo orientamento non ha ancora trovato una sua definizione normativa e l’impasse sta causando anche forti rallentamenti nei pagamenti a livello locale, considerando che il termine per poter aderire alla rottamazione scade il 30 aprile.

Anche a fronte dell’istanza espressa da parte di Confindustria Catanzaro – conclude Polimeni – chiediamo, perciò, un’assunzione di impegno da parte di tutti i parlamentari catanzaresi, specialmente coloro che sono parte attiva della compagine di Governo, affinché tale iniziativa si concretizzi così da poterne beneficiare sia i contribuenti, oberati dal peso dei debiti, sia le casse del Comune, in attesa di riscuotere le imposte locali dovute dai cittadini”.

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