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Emergenza Covid 19 e turismo, puntare sulla sicurezza delle destinazioni vicine

Da più parti si sostiene e si auspica che il turismo domestico e di prossimità, il cui indotto è stato stimato intorno ai 21 miliardi di euro, consentirà all’Italia di compensare almeno del 30% il probabile crollo dei vacanzieri stranieri. In questa nuova sfida nazionale, determinata dall’epocale emergenza Covid-19, diventa fondamentale la percezione della sicurezza trasmessa dalle destinazioni vicine. Serve per questo uno sforzo unitario senza precedenti tra pubblico e privato, istituzioni ed operatori turistici per prepararsi sin da subito da protagonisti all’imminente fase 2 ed a quelle successive. Una partita storica per il Paese e nella quale la Calabria, che ha tutte le carte in regola in tema di turismo lento e sostenibile, può e deve giocare per vincere.

È quanto dichiara Domenico Lione, amministratore unico delle Terme Sibarite Spa, la storica struttura termale incastonata da 70 anni nel centro storico di Cassano Jonio, cogliendo l’occasione sia per sottolineare il proprio apprezzamento per l’obiettivo di fiducia, ottimismo e di sollecito alla preparazione ed alla sicurezza sotteso nell’ordinanza del Presidente della Regione Calabria Jole Santelli che ha anticipato al 30 aprile le aperture per alcune categorie commerciali da esercitarsi all’aperto; sia per ricordare che sulla prospettiva competitiva e di qualità del turismo di prossimità le Terme Sibaritide sono impegnate da anni in progetti ed iniziative di marketing territoriale che vanno esattamente nella direzione oggi largamente annunciata, condivisa e sollecitata.

Se è vero che – continua – il turismo in Italia ripartirà come negli anni ’50 e ’60 e cioè grazie alla domanda interna ed a spostamenti di prossimità non oltre i 400km e che in termini di livello di appartenenza turistica (misurato da un’indagine di Demoskopika) insieme a Toscana, Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte la Calabria fa registrare un tasso non basso ma intermedio del 18,18% di turisti cosiddetti identitari (quelli ovvero che trascorrono le loro vacanze nella regione di residenza), allora anche la messa in rete delle terme storiche di Calabria potrà contribuire a trasformare l’incerta fase 2 in un momento di riorganizzazione complessiva sia in termini di marketing territoriale che soprattutto di sicurezza dell’offerta turistica locale e, quindi, in un punto di non ritorno per un virtuoso giro di boa delle attese di sviluppo turistico ed economico della regione.

Nel solco di un impegno preciso ed apprezzato rispetto a questa visione turistica già interpretata in questi anni – va avanti – le terme dell’antica Sybaris non soltanto saranno pronte a ripartire offrendo massima garanzia rispetto a tutte le prescrizioni di sicurezza anti-Covid ma si dichiarano sin da ora in prima fila nella condivisione di strumenti unitari di rafforzamento della comunicazione strategica del complessivo patrimonio identitario e distintivo del territorio, a partire – prosegue l’amministratore – dall’area della Sibaritide che, al pari delle altre in tutta la penisola calabrese, adesso dobbiamo imparare anzi tutto a scoprire ed a valorizzare come non è stato fatto prima.

Una precisa impostazione di metodo – conclude Lione, esprimendo soddisfazione per la scelta editoriale preferita – che troviamo ben rappresentata nel servizio dedicato a quest’area della provincia di Cosenza dalla rivista nazionale DOVE che nel numero di maggio in edicola, ha riservato alle Terme Sibarite (con un box ad hoc intitolato Le sorprese dell’entroterra) un’attenzione particolare, inserendo l’antica stazione, le sue acque speciali ed i suoi fanghi millenari nel racconto territoriale, dallo ionio al Pollino, dai centri storici al patrimonio artistico ed archeologico, contenuto nel lungo e dettagliato articolo intitolato Mitiche Acque. Abbiamo trovato – si chiosa nel servizio – un Sud orgoglioso della propria storia,creativo e aperto al nuovo.Sarà bello riscoprirlo appena l’Italia riparte.