A nulla sono valsi i sacrifici che le imprese e i cittadini calabresi che con responsabilità e senso del dovere hanno fatto in questi mesi per evitare il diffondersi del contagio da Covid-19.

Con una decisione, le cui reali motivazioni non riusciamo a comprendere, la Calabria è stata inserita in “zona rossa”, potremmo dire nel girone dell’inferno. Questo l’amaro commento del Presidente della Coldiretti Calabria Franco Aceto in riferimento all’emanazione del nuovo Dpcm da parte del Governo nazionale.

Le imprese e i cittadini – aggiunge – in modo mirato e intelligente hanno svolto un ruolo essenziale di sorveglianza attiva, dimostrato dall’evidenza che la Calabria è tra le Regioni con minor percentuale di positività sul numero di tamponi effettuati. Evidentemente questo non è stato fatto da altri che avevano il compito di monitorare e intervenire, non mettendo le toppe, bensì con interventi strutturali e duraturi soprattutto in ambito sanitario.

La nostra concretezza di imprenditori però – rimarca Aceto –è concentrata su quello che bisogna fare subito! Adesso vogliamo guardare al presente e al futuro senza pregiudizi e sterili polemiche e proteste, arriverà – annota – anche il tempo di capire cosa non è andato e quindi diremo la nostra attribuendo le responsabilità sia alla gestione commissariale della sanità che alle decisioni o meglio le incertezze decisionali della politica.

Gli effetti di questa ulteriore chiusura delle attività di ristorazione – continua Aceto – si faranno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, e le aziende come le innumerevoli testimonianze che ogni giorno raccogliamo, sono davvero in grande difficoltà con perdite economiche notevoli, svantaggio competitivo e difficoltà a programmare l’attività.

Ma andando al concreto Aceto chiede due misure a presa rapida, e non tardive briciole di aiuti che sono lontanissime dal soddisfare i fabbisogni dell’economia già ampiamente compromessa. La prima al Governo Nazionale e l’altra a quello regionale.

Al governo Conte – afferma il leader di Coldiretti Calabria – chiediamo la proroga immediata della moratoria dei debiti bancari che scade 31 gennaio 2021, almeno sino al 31 gennaio 2022; al governo regionale l’immediata attivazione di un fondo di garanzia per permettere la ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole con un ammortamento trentennale e un preammortamento di cinque anni”. Queste le azioni immediate.

Una sfida però – conclude Aceto la lanciamo: un impegno straordinario per fare uscire entro le due settimane previste la nostra regione dalla zona rossa. Questo va fatto al di la delle divisioni politiche, con ragionevolezza e determinazione, per salvaguardare le basi economiche della Calabria. Staremo a vedere! Una cosa è certa: l’agricoltura non si ferma e  le imprese agroalimentari continueranno a fare la loro parte”!

 

 

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