Sarà una delle fortezze più affascinanti di tutta la Calabria, il Castello Carafa di Santa Severina (KR), borgo riconosciuto tra i più Belli d’Italia grazie al suo ricco patrimonio storico e naturalistico, ad accogliere la terza tappa di “Calabria in fabula”, in programma sabato 29 e domenica 30 giugno.

Il progetto di teatro itinerante firmato da Teatro in Note con la direzione artistica di Vera Segreti e quella organizzativa di Pier Luigi Sposato farà infatti tappa nel castello normanno dell’antico borgo immerso nei paesaggi collinari tra il mar Ionio e i monti della Sila, per due giornate di incontri, momenti di formazione e spettacoli che affronteranno tematiche di forte impatto sociale.

«Torniamo a Santa Severina, un borgo splendido dalla storia millenaria, che anche lo scorso anno ci aveva accolti calorosamente – ha commentato la direttrice artistica Vera Segreti – con due spettacoli pluripremiati e molto apprezzati dalla critica proprio per la potenza delle tematiche trattate. Spettacoli che daranno voce alle storie di tante donne, ancora oggi troppo spesso vittime della volontà degli uomini, schiave di un padre-padrone, e che ragioneranno sull’impatto delle attività umane sulla natura e sulle comunità, su quella legge del profitto che continua a prevalere su questioni fondamentali come la salute delle persone».

Sabato 29 primo appuntamento alle 18:00 con la conferenza stampa di presentazione degli eventi in programma. Alle 21:00 andrà in scena “Dissonorata” di e con Saverio La Ruina, una produzione Scena Verticale con le musiche eseguite dal vivo di Gianfranco De Franco.

Un lavoro pluripremiato, per il quale La Ruina ha ricevuto anche il Premio Ubu 2007 come miglior attore e il Premio Hystrio alla Drammaturgia nel 2010, che partendo dalla “piccola” ma emblematica storia di una donna calabrese, offre lo spunto per una riflessione sulla condizione della donna in generale. In “Dissonorata” risuonano molteplici voci di donne. Voci di donne del sud, di madri, di nonne, di zie, di loro amiche e di amiche delle amiche, di tutto il parentado e di tutto il vicinato. E tra queste una in particolare. La “piccola”, tragica e commovente storia di una donna del nostro meridione. Dal suo racconto emerge una Calabria che anche quando fa i conti con la tragedia vi combina elementi grotteschi e surreali, talvolta perfino comici, sempre sul filo di un’amara ironia.

La seconda giornata, domenica 30, si aprirà invece alle 10:30 con la masterclass di teatro a cura di Vera Segreti, regista e attrice. Alle 21:00 il Castello Carafa ospiterà “Petrolio” di e con Ulderico Pesce, prodotto da Centro Mediterraneo delle Arti.

Definito da Franco Cordelli su Il Corriere della Sera come «un evento memorabile, una storia che ti strappa l’anima», “Petrolio”, porta in scena la bellezza della Basilicata, fatta di boschi millenari, mare, calanchi, paesini arroccati a strapiombo su fiumi o distese di grano, ma narra soprattutto del giacimento più grande dell’Europa continentale. Ulderico Pesce racconta del petrolio lucano partendo da un personaggio, Giovanni, che lavora come addetto alla sicurezza dei serbatoi esterni del Centro Olio di Viggiano, e vive con la moglie e la figlia Maria di fronte alla fiamma dell’impianto ENI che da decenni brucia pericolosissimo H2S nell’aria, alle percentuali più elevate d’Europa. Trovandosi a dover prendere una complessa decisione, Giovanni scoprirà che il Centro Olio ha trasformato la sua terra nella “Lucania Saudita”, dove ogni giorno vengono estratti circa 100mila barili di petrolio tradendo le illusioni di ricchezza e benessere dei suoi abitanti, lasciandoli a fare i conti con un alto indice di mortalità tumorale e con danni ambientali irreversibili.

“Calabria in fabula” è un progetto realizzato in partenariato con Scena Verticale e AttorInCorso, co-finanziato dal PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Progetti Speciali per lo sviluppo dell’attività teatrale” della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura, II annualità.

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