Vista la complessità e la numerosità dei temi da affrontare per risollevare le sorti dell’agricoltura calabrese, abbiamo deciso di intraprendere un percorso di dialogo trasversale, partito nei giorni scorsi, con i maggiori rappresentanti della politica regionale, coinvolgendo tutte le parti con l’obiettivo di individuare e mettere in campo soluzioni condivise che possano dare risposte concrete agli agricoltori e agli allevatori”.

Lo sottolinea il presidente della Copagri Calabria Francesco Macrì, che ha incontrato il presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale Pietro Molinaro.

 

La delegazione della Copagri Calabria, composta anche dal vicepresidente Francesco Barretta e dalla consigliera Roberta Canino, ha riproposto all’attenzione del consigliere regionale i temi individuati come prioritari per il rilancio del primario, emersi nell’ambito di una serie di confronti con gli associati.

 

“Abbiamo rappresentato a Molinaro l’urgenza, molto sentita tra gli agricoltori calabresi, di intervenire prontamente per concertare ed elaborare delle soluzioni concrete a diverse problematiche che da tempo incidono sul comparto, come ad esempio la questione dei danni causati al primario dalla fauna selvatica, con particolare riferimento agli ungulati e ai cinghiali, la situazione dei consorzi di bonifica e quella dei GAL”, spiega il presidente della Copagri Calabria.

 

“Con particolare riferimento ai consorzi di bonifica – precisa Macrì – abbiamo rappresentato al consigliere regionale le preoccupazioni di molti nostri associati, che nei giorni scorsi, a fronte di cartelle mai ricevute, ci hanno riferito di aver subito prelievi forzosi, con atto di pignoramento su conto corrente postale, da parte della Seriel srl, Società di riscossione incaricata dal Consorzio di Bonifica Alto Ionio Reggino”.

 

“Lascia sorpresi che in questo particolare momento storico, nel quale una drammatica pandemia sta sconvolgendo l’economia del Paese e il governo punta su agevolazioni alle imprese per tentare di risollevare i contribuenti, il Consorzio di Bonifica entri a gamba tesa sui conti correnti delle già martoriate aziende agricole, che stanno lottando per mantenere in vita la propria attività”, conclude il presidente.

 

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