Pippo Callipo

La situazione in cui si trova il Centro regionale di neurogenetica è davvero l’emblema del declino della Calabria. Quello diretto da Amalia Bruni, scienziata di fama internazionale, è un centro di eccellenza di cui ogni calabrese potrebbe andare fiero, invece rischia di soccombere a causa della mancanza di fondi. La legge regionale 9/2007 garantiva l’esistenza dell’importante polo scientifico con l’erogazione annuale di 500mila euro, ma adesso i fondi non ci sono più e i laboratori specializzati in diagnosi e cura delle demenze e in genetica molecolare rischiano di rimanere privi delle risorse umane necessarie a portare avanti lo straordinario lavoro di ricerca avviato.

Lo afferma in una nota Pippo Callipo.

Non possiamo permetterci di perdere eccellenze di questo livello, tanto più in un settore, quello della sanità, che in Calabria soffre di ritardi e inefficienze gravissimi.

Lungi da me farne una ragione di polemica politica, ma credo che l’appello alla Regione e al commissario alla Sanità per arrivare a una soluzione concreta debba essere condiviso da chiunque abbia a cuore il futuro della nostra terra. Sono al fianco di Amalia Bruni e di tutti i professionisti che quotidianamente lottano contro la burocrazia per tenere in vita le eccellenze sanitarie che abbiamo in Calabria. Il sostegno a queste realtà è per me un impegno che certamente a breve potremo tradurre in fatti concreti.

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